Résumé :
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Avrebbe mai potuto una donna affrescare la Cappella Sistina, sopportare quelle fatiche, quel tormento fisico? E perché no? Perché il "sesso debole" è diventato debole? O perché il "sesso forte" è diventato forte? E, ad ogni modo, da dove nasce la distinzione extra-fisiologica tra un sesso e l'altro? Quali sono le cause storiche dell'asservimento della donna, schiava dell'uomo anche se donna angelicata, anche se onorata e venerata come madre affettuosa e sposa fedele? Il libro di Eva Figes è forse la prima analisi rigorosa di una precisa vicenda storica le cui origini si perdono nei tempi preistorici, ma il cui svolgimento è sotto i nosri occhi, in tutte le manifestazioni oggettive di un patriarcato millenario che, fra i suoi patetici campioni, annovera personalità come quelle di Milton, di Rousseau, di Shopenhauer, di Fichte, di Freud. E, ahimè! anche quella del macellaio Hitler. Questo libro è uno dei testi fondamentali di un discorso che sta appena nascendo. La trattazione della Figes è un punto di arrivo in quella che appare a prima vista come una polemica millenaria sempre aperta, ma è anche un punto di partenza sul nuovo terreno della soluzione definitiva, con lo smascheramento di certe posizioni di comodo truccate da categorie universali. Mette a nudo, rimuovendo la vernice ideologica del patriarcato, i motivi materiali ed economici di una lunga oppressione, contro la quale lottano le avanguardie di un movimento che in un breve periodo potrebbe assumere dimensioni decisive per il futuro anche politico del sistema capitalistico. Questo libro è la sintesi logica di ciò che è accaduto e di ciò che sta per accadere alla donna, all'essere che fino a oggi non è stato che un'espressione zoologica: la femmina dell'uomo.
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