Résumé :
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Sono le memorie di una coetanea dello schiavo fuggiasco: una ballerina di rumba, diva del varietà e del circo e del vaudeville negli anni dieci e inizio venti, donna di vistosa bellezza e caloroso temperamento e soprattutto capace di sfruttare le sue doti naturali per farsi largo in un mondo senza scrupoli. Miguel Barnet, che è un poeta, è insuperabile nell'arte di restituire la vivacità del racconto orale d'un personaggio che porta con sè tutto un mondo perduto di esperienze; questo libro è costruito con una tecnica di montaggio più elaborata che in quella dello schiavo ma non meno diretta e avvinvente: ai brani registrati dalla voce della vecchia vamp si alternano le testimonianze d'altri superstiti di quel mondo che spesso fanno sentire, su un episodio o un ambiente, opinioni diverse o antitetiche; e ritagli di giornali dell'epoca, brani di canzonio di copioni completano il collage. Così la descrizione della rivolta dei negri del 1921 è vista sia dalla parte dei bianchi terrorizzati- come la nostra Rachel-, sia dei rivoltosi. La rievocazione della dura lotta per la vita sul gaio palcoscenico del "Tivoli" o dell'"Alhambra" (Rachel comincia a far la ballerina a tredici anni), della prostituzione (ai cui margini lei vive salvando sempre la propria indipendenza finchè non si ritira dalla scena per gestire una casa di appuntamenti), della delinquenza (tra i vari morti ammazzati, assistiamo ai grandiosi funerali d'un famoso sfruttatore) ci prende perché del tutto priva di pietismi e moralismi, raccontata con feroce naturalezza re picaresca allegria.
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