Résumé :
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Attilio Veraldi si immagina una Napoli in versione americana, dove tutti in fondo sono un po’ colpevoli e corruttibili, ognuno a modo proprio. Con "La mazzetta", lo scrittore pensa e dà vita ad un nuovo tipo di detective, un verace, nostrano commercialista trentenne che fa passare brutti guai a ladri e politici corrotti. In fondo nessuno è perfetto, lo sa bene Sasà Iovine che con i soldi ci ha avuto sempre a che fare essendo un commercialista. Per questo accetta un incarico da uomini che a Napoli hanno un certo potere e sicuramente non per i loro bei discorsi, ma per le mazzette che distribuiscono in tutta la città. In fondo perché anche Sasà non dovrebbe volere una mazzetta tutta per se per fare quel salto di qualità economico che in fondo la città gli ha sempre dovuto? Il suo compito sarà quello di sotterrare e aggiustare un po’ di affari sporchi, ma forse la coscienza di Sasà Iovine si risolleverà quando appariranno sulle rovine e sulle immondizie della città vesuviana cadaveri e soldi sporchi. Leggendo "La mazzetta" inizialmente si pensa di essere nella California più bruciante e invece siamo a Napoli, è autunno e si va ancora al mare, la città profuma di pomodoro fresco e di falsa innocenza.
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