Résumé :
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Il racconto è ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara dal 1930, e della sua famiglia: la moglie Albertina, l'anziana suocera, il figlio Uberto. Borghesi, benestanti, di spirito patriottico - Silvio partì volontario nella Grande Guerra - abitavano nella villa descritta nel romanzo, col famoso giardino, il campo da tennis e il cane. Rimasti nella città estense dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938, la famiglia Magrini, in seguito all'armistizio dell'Italia con gli Alleati dell'8 settembre 1943 e l'occupazione nazista del Paese, subì il destino persecutorio di tanti altri ebrei italiani. Silvio, rimasto a Ferrara, a settembre venne internato all'Ospedale Sant'Anna e, a novembre, fu catturato dai nazifascisti, trasferito al campo di transito di Fossoli, caricato su un treno per Auschwitz col primo convoglio di italiani e ucciso all'arrivo.
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