Résumé :
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Dalle profondità della terra agli spazi aerei, in un continuo saliscendi della narrazione, si muovono le comparse di questa favola lievemente macraba, in cui i morti parlano con i vivi e gli animali con gli uomini. La giostra dei personaggi (siano essi viventi o fantasmi) attorno a un oscuro baratro in cui precipitano le vittime del diabolico protagonista, le ambiguità dei rapporti familiari assumono il valore di una simbolica ritualità. Scandito da sorprendenti interferenze tra la quotidianità e la presenza di anime in pena, il racconto affronta l'eterna opposizione tra il bene e il male. Un confronto che non troverà una soluzione pacificante neppure nell'oltremondo, tanto che l'inquietudine dei vivi si trasmette, inalterata se non addirittura accresciuta, negli spiriti vaganti per i boschi e sui monti, guidati dal soffio del vento.Violenze e persecuzioni, rabbie e tentativi di vendetta vengono osservati attraverso una pluralità di punti di vista, con un tono distaccato che spesso produce effetti ironici emergenti con sorpresa dall'orrore. Tra paesaggi rupestri e sfondi marini, tra boschi e aperte campagne, la realtà apparentemente più banale viene deformata grazie al filtro magico-surreale caro all'autore. Il baratro, scritto nel '56 e pubblicato la prima volta da Rebellato nel '64, è qui accompagnato da una postfazione di Rita Guerricchio e da una nota biobibliografica sull'autore.
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