Résumé :
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Nel suo duplice aspetto di romanzo e di saggio, l'opera di Huxley ci appare oggi come la più lucida costruzione utopica del secolo; ma di un secolo che dall'utopia è stato e continua a essere tentato. Questo il legame mai interrotto di Huxley col suo e nostro tempo. L'isola immaginaria di Pala, che ha un valore allegorico e al tempo stesso scientifico, è un "luogo" dell'uomo, un luogo di storia biologicamente possibile. Può l'individuo, e con esso la società, salvare e salvarsi attraverso nuova coscienza e nuove tecniche del rapporto erotico? Da questo punto nevralgico, il più scottante di fra molti, Huxley muove il radar a spazzare tutto l'orizzonte: filosofia occidentale e orientale, dittatura e democrazie, associazione e dissociazione, tecnica del vedere, sostanza del tempo, ambivalenza della Storia. E' ancora quel suo modo inimitabile di far centro nel "cosmico", pur partendo dalla dialettica lineare di pochi personaggi. L'accusa è diretta principalmente ai tre "mostri" del nostro tempo: ignoranza, militarismo, procreazione incontrollata. Ma il traguardo che Huxley ci indica è quello di ricostruire l'unità dell'uomo attraverso la conoscenza della pluralità dell'uomo attraverso la conoscenza della pluralità del mondo, psichico e biologico, soggiornando nel "chiaro luogo tra il pensiero e il silenzio".
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