Résumé :
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Un libro di memorie e divagazioni che apre uno spiraglio notevole sulla faccia nascosta del pianeta Positivismo; involontariamente vengono descritte le superstizioni di quella "Ragione" che accese l'entusiasmo dei lettori di Jules Verne (tra l'altro amico intimo di Nadar). Una folla di intellettuali-scienziati, di artisti, di eccentrici e truffatori si accalca in queste pagine. Colti di profilo, sbirciati negli atteggiamenti più inconsueti, questi uomini -celebri o meno- ci giungono filtrati da un obiettivo che propriamente è quello della macchina fotografica; le luci, le ombre, tutto deve essere costituito in oggetto di posa. I ricordi sono sempre, per Nadar, pretesti per allestimenti scenografici. Il suo periodare è largo: sottintende una lunga preparazione di particolari, di dettagli prima di arrivare allo "scatto". Ne esce un ritratto d'epoca che è una testimonianza preziosa.
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