Résumé :
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" Le figlie del fuoco è una raccolta di sei testi che Nerval pubblicò alla fine del 1853 recuperando anche brani scritti molto tempo prima. Sicuramente tra questi il più emblematico della sensibilità di Nerval è Sylvie, nel quale l'autore ci introduce nel suo mondo interiore, fatto di ricordi d'infanzia, di idealizzazione della donna, di rapporto incantato con la natura , attraverso una tecnica narrativa nella quale si è sempre sospesi tra realtà e sogno, tra passato e presente, in un gioco di rimandi che stordisce. E' sicuramente un racconto che rompe gli schemi narrativi dell'epoca in cui è stato scritto per proiettarsi molto in avanti, sino alle soglie del '900, per l'importanza assoluta che assumono la memoria e la sua rielaborazione interiore. La Pandora, è la storia dell'amore del narratore con una donna inaccessibile, capricciosa e demoniaca, nella quale è trasfigurata la figura di Jenny Colon, l'attrice amata da Nerval e morta nel 1842. Il racconto, che nasce in modo abbastanza convenzionale, si sviluppa nel secondo capitolo in una sarabanda di visioni ed allucinazioni, trasformandosi in un brano fantastico, molto Hoffmanniano. Aurelia rappresenta il momento della completa irruzione del mondo dei sogni nella letteratura di Nerval. Il sogno è una seconda vita, ci dice l'autore all'inizio, e le due parti del racconto (delle quali solo la prima pubblicata poco prima del suicidio) sono una rievocazione delle visioni e dei sogni che accompagnavano l'autore durante le sue crisi, strettamente intrecciate con la memoria di Jenny Colon (trasfigurata in Aurelia) e con i sensi di colpa di Nerval nei suoi confronti. L'ambiguità del rapporto tra sogno e realtà, come il primo condizioni la seconda, è da Nerval esplorata su sé stesso con precisione crudele e cronachistica".
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