Résumé :
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" In quattro versi dallo stile fintamente bucolico, ambiguamente rasserenante, la raccolta è preceduta da un invito al lettore firmato con lo pseudonimo arcadico di Caproni stesso, ripreso da quello di un oscuro arcade genovese del XVII secolo: Aleso Leucasio (fornaio bianco). “Quest’Operetta a brani, Lettor, non ti sia sgradita. Accettala così com’è, finita e infinita”. L’ultima raccolta composta in vita da Caproni consiste in una serie strutturata di componimenti in versi liberi, presentata (nella sua finzione) come se si trattasse di un’operetta musicale, il cui argomento principale è quello (allegorico) di una caccia forsennata ad una feroce Bestia. Lo spunto parte però a quanto pare da un dato reale, da un Avviso (riprodotto nel testo in fotocopia) apparso a Milano il 14 luglio 1792 firmato da un certo Conte di Kevenhüller, che invita ad unirsi alla generale caccia, con la promessa di 50 zecchini a chi ucciderà la Bestia assassina. Da qui il pretesto alla narrazione, il via alla vicenda. I piani della finzione e del reale sono già completamente confusi".
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