Résumé :
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" Innamorata del suo corpo più che dei suoi amanti, “la bella degli specchi”, perversa e crudele, soleva torturarli fino alla morte dopo averne preso piacere. È forse l'unico racconto di questa raccolta in cui alla follia sia precluso ogni scampo, ogni riscatto. In altri invece, che ritornano al mondo indimenticabile di Per le antiche scale, essa perde ogni carattere di estraneità e si fa umana; sia quando un malato di mente considerato, da un punto di vista clinico “un imbecille", sa ritorcere con perfetta scelta di tempo e sottile perfidia – secondo gli interlocutori – le banalità del linguaggio quotidiano, sia quando una gelosia divorante ed ossessiva svela improvvisamente la sua inconfessata origine, la viltà, o quando la graduale libertà oggi concessa ai degenti schiude a qualcuno il miracolo di tornare a casa, fra i familiari dapprima turbati e timorosi e poi travolti dalla commozione di ritrovare un bene che si credeva perduto".
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