Résumé :
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" La sera la mamma mi domandò che cosa avevo fatto durante il giorno. Le raccontai che ero stato insieme ai ragazzi più grandi. Mi domandò se mi prendevano così senz'altro con loro e io le spiegai che ora sì, mi prendevano con loro, perché avevo superato la prova. Ero stato all'osservatorio. Lei mi domandò che cos'era, un osservatorio. Risposi che lo sapeva benissimo, che lì c'erano i cadaveri e che sapeva anche benissimo che mio padre era stato gettato sopra gli altri cadaveri e che non aveva neppure un lenzuolo. Jona è un bambino di Amsterdam che nel 1940, a soli due anni, viene deportato con i genitori nel campo di concentramento di Westerbork, passando poi a Bergen-Belsen.
Il 23 marzo del 1942, dopo due anni di prigionia, vede morire il padre Max di stenti e denutrizione a soli 40 anni; la madre Anna quasi impazzisce per il dolore. Dopo altri 3 anni nel campo di concentramento Anna e Jona vengono fatti salire su un treno diretti al campo di sterminio di Auschwitz. Per loro fortuna, un bombardiere russo, colpendo il vagone dei soldati, fa deragliare il treno che trasporta circa cinquecento prigionieri. A causa del deragliamento, gli ebrei vengono dirottati verso un piccolo paesino di montagna, Tröbitz, dove Jona vive in una casa con la madre e una ragazza di tredici anni, Simona, che era stata con lui e la madre nel campo di concentramento".
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